Chi non può fare il Protocollo topdiet?
Non si può attuare nei casi oncologici, di gravidanza, di insufficienza renale e al di sotto dei 14 anni (dopo consulto con il dottore).
Non si può attuare nei casi oncologici, di gravidanza, di insufficienza renale e al di sotto dei 14 anni (dopo consulto con il dottore).
Un trattamento con Top Diet prevede un’alimentazione a base di proteine e verdure. Per approfondire può scaricare la brochure.
Al termine del Trattamento con Top Diet, si può continuare il mantenimento con una bustina al giorno vita natural durante. Con o senza la bustina va intrapreso un Protocollo di uscita che vede nei primi 7 giorni la scelta di 1 secondo a pranzo e 1 a cena con una colazione libera.
Nella settimana successiva si introducono 60-70g di primo una volta al giorno (consigli utili anche per chi vuole fare altri cicli di Top Diet).
Nella terza settimana si introduce anche una fetta di pane la sera (se necessaria) e 2 frutti al giorno. Verdura in tutte le fasi sempre a volontà.
Per ulteriori informazioni si può rivolgere all’Equipe Scientifica scrivendo alla email equipebiavaclinica@vita365.it
Per calcolare quante bustine di Top Diet bisogna assumere, si deve partire dal peso ideale da raggiungere. Questo valore va moltiplicato per 1,5 per gli uomini e per 1,2 per le donne. Il risultato di questa moltiplicazione dà il quantitativo in grammi di proteine che devono essere assunte giornalmente. (Esempio: se il peso ideale della paziente sarà di 65 Kg, si dovrà moltiplicare 65 x 1,2= 78, che corrisponde ai grammi di proteine da assumere giornalmente). Effettuato questo calcolo si può perciò capire anche quante bustine di Top Diet devono essere assunte. Per un risultato più efficace, la metà delle proteine da assumere giornalmente proverrà da Top Diet.
Ecco un esempio di quante bustine di Top Diet devono essere assunte a seconda dell’obiettivo di peso in chilogrammi:
Le bustine devono essere assunte fra colazione e pranzo. Il quantitativo in grammi di proteine assunte con Top Diet va sottratto al numero ottenuto con la moltiplicazione iniziale. Nell’esempio riportato, perciò, al valore di 78 dobbiamo sottrarre 45, vale a dire il corrispettivo di proteine contenuto in tre bustine di Top Diet: 78 – 45 = 33
Che ci dà il quantitativo di proteine da assumere tramite alimenti.
Un trattamento con Top Diet prevede un’alimentazione a base di proteine e verdure. Il quantitativo di proteine non derivanti da integratore è diversificato a seconda della fonte, perciò è stata sviluppata una tabella che indichi un fattore che aiuti a calcolare quanti grammi di ciascun alimento devono essere assunti.
Alimenti di fascia A |
manzo, vitello, pollo, coniglio |
4,76 |
Alimenti di fascia B |
alici, crostacei, merluzzo, sogliola, spigola |
5,88 |
Alimenti di fascia C |
seppie |
7,14 |
Alimenti di fascia D |
calamari |
8,33 |
Alimenti di fascia E |
polpo |
10 |
A questo punto basta calcolare il quantitativo di proteine rimanenti da assumere per il fattore contenuto nella tabella, per avere i grammi esatti di alimento: rimanendo all’esempio fatto, se il paziente volesse assumere i 33 gr di proteine mangiando pollo, potrà semplicemente moltiplicare 33 x 4,76 = 157 g di pollo.
Ecco alcune informazioni aggiuntive per rendere il trattamento efficace:
N.B.: Le informazioni contenute in questa guida all’uso non sostituiscono il parere del medico. Gli esempi riportati, le indicazioni di dosaggio e i riferimenti ai risultati ottenuti sono riferiti a un trattamento condotto correttamente e si devono ritenere un esempio illustrativo del prodotto.
Il Top Diet si può assumere da 1 a 3 settimane a seconda del risultato da raggiungere. Una volta completati i 21 giorni, è consigliabile sospendere il trattamento per circa 2 settimane per poi riprenderlo fino al raggiungimento dell’obiettivo.
In una confezione di Top Diet sono presenti 21 bustine e dura mediamente 1 settimana.
Top Diet ha un costo di euro 69,99 euro a pacco.
Il Top Diet è il top di gamma perché riesce a mantenere uno stato di chetosi costante. Il suo contenuto, inoltre, permette in maniera mirata di non toccare la massa muscolare poiché bilancia gli aminoacidi essenziali per la struttura muscolare.
Il contenuto di minerali bilancia il funzionamento dei processi corporei che normalmente si alterano nel medio periodo di restrizione calorica. Le fibre aiutano a regolarizzare il transito intestinale quando si introducono pochi carboidrati. La lattasi lo rende adatto anche per chi è intollerante al lattosio.
La chetogenesi è il processo che porta il fegato a sintetizzare i corpi chetoni. Si sviluppa solo in assenza di carboidrati.
Normalmente nella notte abbiamo un momento in cui questo avviene naturalmente, come avviene normalmente nel digiuno.
Le sostanze prodotte durante il processo di chetosi sono fortemente antinfiammatorie e gran parte dei benefici del digiuno sono attribuibili a questo processo.
Il Criopass laser è un vettore che spinge il farmaco o i fattori di differenziazione in profondità nei tessuti, permettendo una concentrazione alta della dose di sostanza nel tessuto coinvolto.
Il percorso con il Criopass laser viene valutato dal medico in prima visita (alla quale si associa subito un trattamento con il Criopass laser). Generalmente, ma non sempre, la frequenza è di 1-2 volte a settimana e il macchinario non può essere trasportato.
I fattori di differenziazione vengono inoculati con il Criopass Laser perché sono estratti dallo zebrafish e non essendo sterili, non potrebbero essere iniettati. Qualora facessimo 8na sterilizzazione perderemmo parte dell’informazione rigenerativa e quindi il totale effetto dei fattori di differenziazione.
Il Criopass Laser, al momento, è il trattamento di elezione per problematiche articolari. Viene utilizzato con enorme efficacia nella caduta dei capelli, nella rigenerazione di piaghe e ferite e nelle lesioni attiniche.
L’utilizzo nel futuro verrà ampliato in base agli studi che stiamo conducendo su patologie complesse come l’oncologia, la neurodegenerazione ed altre malattie degenerative.
A prescindere dal caso clinico, ogni terapia di rigenerazione durerà almeno 3 mesi e il costo di un ciclo di terapia può variare in base alle prescrizioni e oscillerà tra i 100-200 €/mese.
In caso di difficoltà nello sciogliere i fattori di differenziazione sotto la lingua, provare nei modi alternativi suggeriti di seguito:
I fattori di rigenerazione non possono essere messi endovena, perché non sono sterili, e se venissero sterilizzati per iperfiltrazione perderemmo delle sostanze e quindi l’informazione si bloccherebbe e non verrebbe più trasferita.
Ad oggi, dopo decine di studi svolti sui fattori di rigenerazione, non esistono effetti collaterali.
Trattandosi dell’informazione che usa la vita per determinarsi è apparso da subito scientificamente logico.
Gli studi condotti sui farmaci hanno dimostrato l’assoluta assenza di effetti avversi, dimostrando, anzi, un effetto migliorativo del farmaco ed una riduzione degli effetti collaterali dello stesso.
Questo è stato dimostrato anche nelle terapie biologiche e nella chemioterapia.
In caso di domande sull’Alga Klamath, potete scrivere al seguente sito: https://www.nutrigea.com/it/form.aspx
Non è una prescrizione vincolante, ma suggerita. Cell food gocce, contiene Deuterosulfazime, che scinde la molecola di acqua in idrogeno e ossigeno aumentando la capacità antiossidante del sistema e bloccando il fattore ipossico che è il principale attivatore della cascata infiammatoria/degenerativa.
Klamextra contiene 2 principi fondamentali: Feniletilamina (PEA) e AFA-ficocianobilina.
Il primo ha la proprietà di modulare l’umore in maniera adattogena/naturale. Inoltre, aumenta l’eritropoietina (EPO) cerebrale e i suoi recettori. L’EPO cerebrale è il precursore delle staminali neuronali, quindi insieme ai fattori di rigenerazione sviluppa una sinergia rigenerativa estremamente sofistica e forte.
L’ AFA-ficocianobilina è uno dei più potenti antiossidanti e antinfiammatori in natura, inoltre, l’AFA-ficocianobilina ha dimostrato l’aumento del rilascio delle staminali somatiche dalle loro nicchie, predisponendo quindi, in maniera naturale, verso la direzione rigenerativa.