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Mese: Giugno 2022

LO STRESS OSSIDATIVO PROVOCA L’INSORGENZA DI LESIONI CELLULARI

Oggi è possibile rilevarlo grazie alla migliore tecnologia al mondo

In tutti gli organismi viventi e, in particolare, nell’Uomo, esiste un delicato equilibrio fra la produzione e l’eliminazione – ad opera dei sistemi di difesa antiossidanti – dei cosiddetti radicali liberi.

In condizioni fisiologiche i sistemi viventi possiedono sistemi di difesa endogeni che proteggono le biomolecole strutturali e funzionali dall’attacco dei radicali liberi.

Tali sistemi di difesa reagiscono con le specie radicaliche prima che queste possano attaccare le strutture biologiche, smorzandone il potenziale dannoso.

In assenza di questa “barriera antiossidante”, i radicali liberi reagiscono rapidamente con le biomolecole fondamentali per la vita, quali DNA, lipidi e proteine, causando danni cellulari di grave entità e perfino la morte delle cellule stesse.

La rottura di questo equilibrio, indicata come stress ossidativo, provoca l’insorgenza di lesioni cellulari che, se gravi e protratte nel tempo, conducono ad un accelerazione del processo dell’invecchiamento e all’insorgenza di numerosissime malattie.

I nostri dottori applicano il sistema più avanzato per la misurazione dello stress ossidativo

Questo avviene tramite un piccolo prelievo di sangue capillare, utilizza plasma o siero e per ciò, rispetto ad altri sistemi che utilizzano sangue intero, non risente dell’influenza dell’ematocrito che causa valori alterati e quindi imprecisi.

E’ sufficiente un solo prelievo per effettuare i due test del d-ROMs fast e del PAT.
  • I tempi di lettura sono i più brevi: d-ROMs fast in 2 minuti e mezzo e PAT in 1 minuto.
  • PAT è la più recente evoluzione dei test per la valutazione degli antiossidanti:

È l’unico test che elimina l’interferenza dei fosfati e quindi è il più preciso oltre che il più veloce;
È l’unico sistema che mediante il SAT test, permette di valutare la protezione antiossidante della saliva e prevenire problemi e affezioni del cavo orale.

Grazie a questi test, eseguibili in tempo reale, è possibile conoscere l’indice di Stress Ossidativo (OSI).

Vale a dire il rapporto tra il potenziale antiossidante e il potenziale ossidativo, e l’indice del rischio Cardiovascolare (OBRI) vale a dire:

  1. il rapporto tra il potenziale antiossidante;
  2. il potenziale ossidativo;
  3. il colesterolo circolante.

Solo sulla base di queste valutazioni si potranno ottimizzare terapie specifiche antiossidanti e monitorarne l’efficacia.

Questo tipo di servizio clinico è disponibile in tutti i nostri Centri Vita365.

ONCOLOGIA NUTRIZIONALE E POLIAMMINE

Le poliammine, sono sostanze da considerare fondamentali per la salute dell’organismo, ma quando sono in eccesso, possono diventare un pericolo per l’uomo.

Le poliammine sono un gruppo di sostanze derivanti dall’ornitina e dalla lisina, è giocano un ruolo importante nella replicazione cellulare e regolazione del sistema immunitario.

Le poliammine derivanti dall’ornitina, sono: la putrescina, la spermidina e la spermina.

La poliammine derivanti dalla lisina sono la CADAVERINA ed i suoi derivati superiori.

Le Poliammine sono fondamentali per favorire la replicazione cellulare, ma in caso di TUMORI, è meglio ridurre l’apporto all’organismo di poliammine.

Infatti i tumori per crescere, oltre al bisogno di zuccheri e glutammina, sono avidissime di poliammine.

Le poliammine servono al Tumore, per crescere e per formare metastasi; Il sangue e le urine dei Malati di tumore sono ricchissime di poliammine.

Il tumore, si serve delle poliammine, principalmente per 2 scopi:

  1. favorire la replicazione cellulare
  2. Sopprimere il sistema immunitario

Le poliammine sono delle sostanze Immunosoppressori, ossia addormentano il sistema immunitario, disattivandolo. Le cellule immunitarie, vengono corrotte dal Tumore, anche grazie alle poliammine.

Si è notato che nei malati di tumore, le poliammine sono presenti ad alte concentrazioni nel sangue e nelle urine; Più è minaccioso il tumore, maggiore sarà la concentrazione di poliammine nei fluidi corporei e nelle urine. Si è anche visto, che i malati di tumore, sottoposti ad intervento chirurgico o a radioterapia per rimuovere la massa tumorale, vedono ridursi le concentrazioni di poliammine nel sangue e nelle urine.

Quindi alla luce di ciò, un intervento nutrizionale adatto ai malati di tumore, è quello di rimuovere dalla dieta i cibi che possono favorire l’accumulo di poliammine nel sangue.

L’accumulo di poliammine nell’organismo, derivano da 3 fonti:

  1. Fonte interna: le cellule dell’organismo, ed in particolare quelle tumorali producono una certa quantità di putrescina, spermina e spermidina, grazie all’espressione genica dell’enzima Ornitina decarbossilasi; e della partecipazione del SAMe derivante dal ciclo dei folati e della metionina in cui sono coinvolti l’acido folico e la vitamina B12; Ecco perchè alcuni oncologi sono contrari nel somministrare Vitamina B12 e Acido folico ai malati oncologici; Ma sull’argomento ci sono opinioni contraddittorie.
  2. Flora Batterica Intestinale: Una dieta povera di fibra alimentare, di frutta e verdura e ricca di carni, salumi, formaggi, fritture, e cibi spazzatura, zucchero compreso, favorisce una flora batterica intestinale putrefattiva, che forma nell’intestino un’eccessiva decarbossilazione di aminoacidi, tra cui lisina e ornitina, favorendo l’aumento nell’organismo di poliammine, come cadaverina, putrescina, spermidina e spermina,che possono sopprimere il sistema immunitario. In questo contesto, una dieta vegetariana con moderato apporto di pesce, uova e carni bianche, può favorire una flora batterica di macerazione “e non putrefattiva”, tale da ridurre la produzione intestinale di poliammine.
  3. Fonte Alimentare: Gli alimenti, diciamo Tutti gli alimenti, contengono poliammine, ma ci sono alcune categorie di cibi che ne sono particolarmente ricche e sono: L’arancio, il pompelmo, il mandarino, i formaggi, i salumi fermentati (salame, soppressata, salsiccia stagionata), il mango, il latte, il ketchup. I Krauti fermentati, la salsa di soia, la soia fermentata tipo il Miso. Questi alimenti, secondo il parere di alcuni medici, devono essere ridotti; Attenzione! Mentre gli agrumi, in primis l’arancio ed il suo succo, sono ricchissime in Putrescina (precursore di spermina e spermidina), i formaggi, il latte e le carni stagionate, sono ricche di Spermidina e spermina

LA RIVOLUZIONARIA SCOPERTA SULLA MALATTIA DI ALZHEIMER HA ORIGINI PONTINE

Una rivoluzionaria scoperta sulla Malattia di Alzheimer ha origini tutte pontine, grazie a due professionisti, originari di Sezze e di Latina, Alessandro Recine e Stefano Ciaurelli. E’ stata infatti la loro Cmnsport onlus, e il centro medico Cmn Sport, a finanziare il progetto che ha portato alla scoperta del professor Marcello D’Amelio e del suo staff. Del caso si stanno occupando i media di tutto il mondo, a partire dalla Bbc: un team di scienziati, coordinati da D’Amelio, è stato in grado di risalire all’effettiva origine della malattia di Alzheimer. Non è infatti nell’ippocampo l’area del cervello associata alla memoria, che va cercata l’origine del morbo, bensì nell’area collegata ai disturbi dell’umore, l’area cioè tegmentale ventrale.

In questa zona avviene quindi la morte di neuroni che innesca l’insorgere della malattia, privando l’ippocampo della dopamina, un neurotrasmettitore fondamentale per alcuni meccanismi di comunicazione tra i neuroni. Questo evento, di fatto, porta alla perdita dei ricordi, alla depressione e ad altri sintomi tipici della patologia.

Si tratta dunque di una rivoluzionaria novità che cambierà l’approccio alla malattia, aprendo nuove strade per l’individuazione di una cura.

Non tutti sanno che l’intero progetto è stato finanziato oltre che dal ministero della Salute e dall’Alzheimer’s Association, anche da una realtà che affonda le sue radici in provincia di Latina. Tutto è iniziato infatti da un’idea della Cmnsport Onlus e lo stesso professor D’Amelio fa parte del comitato scientifico del CmnSport. Si tratta del “Centre of Molecular Nutrition for Sport”. Artefici di tutto questo sono i due professionisti Alessandro Recine, da anni residente a Rimini, ex calciatore e ora procuratore sportivo di vasta esperienza, costantemente a contatto con club, atleti e selezionatori di rilievo internazionale, e Stefano Ciaurelli, biologo nutrizionista e ricercatore con diverse esperienze di studio e attività di sperimentazione particolarmente significative, tra le quali il percorso di specializzazione all’Università Campus Biomedico di Roma, la ricerca svolta alla Santa Lucia Foundation ed il Master di perfezionamento in Genetica, Nutrizione e Sport presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Sono stati loro a creare un centro clinico di eccellenza al livello europeo, che oggi vanta collaborazioni con le società e gli atleti più importanti del nostro panorama calcistico nazionale ed europeo.

“Abbiamo sempre creduto nel progetto portato avanti dal professor D’Amelio – ha detto Alessandro Recine, presidente della Onlus – lo dimostra il fatto che a finanziare direttamente la ricerca è stata la nostra Onlus, abbinata al Cmn Sport. Da sempre perseguiamo una finalità, ottimizzare il connubio tra scienza e pratica sportiva avvalendoci del contributo delle più importanti personalità di livello internazionale nel campo della medicina bio-molecolare. Il team di scienziati coordinati da D’Amelio ha conseguito questo sensazionale risultato e siamo orgogliosi di averlo sostenuto sin dall’inizio. Con altrettanto orgoglio, inoltre, ci piace accostare a tale scoperta le nostre origini: anche la provincia di Latina troverà spazio nell’enorme ribalta mediatica ricevuta dallo studio sull’Alzheimer”.